Parco naturale della Maremma
Lussureggiante macchia mediterranea con mirto, corbezzolo, palma nana e diverse specie di volatili quali l’airone cinerino, il germano reale, e cavalli maremmani, cinghiali, istrice e gatto selvatico. Il Parco Naturale della Maremma si estende poco lontano da Castiglione della Pescaia con innumerevoli itinerari alla scoperta delle varietà faunistiche e botaniche che lo caratterizzano.
Pini domestici e marittimi che convivono insieme a mirto, ginepri, rosmarino e lentisco. Nell’entroterra sono invece presenti specie arboree tipicamente continentali (caducifoglie) miste a specie mediterranee (sempre-verdi), mentre i versanti esposti a Sud sono caratterizzati da piante tipiche del Nord- Africa (palma nana, euforbia arborea).

Casa Rossa Ximenes
La Casa Rossa fu costruita da Leonardo Ximenes tra il 1765 e il 1768 durante la bonifica della palude di Castiglione della Pescaia, e a quell'epoca serviva a controllare il flusso delle acque tra la palude e il Tirreno.
Oggi è sede di uno splendido museo multimediale, che conduce il visitatore alla scoperta della riserva Diaccia Botrona, ed è particolarmente apprezzata per effettuare il birdwathcing dal terrazzo panoramico: in questa zona, infatti, possono essere osservati decine di uccelli acquatici, tra i quali lo splendido fenicottero rosa.

Parco delle Colline Metallifere
Le Colline Metallifere per quasi tre millenni sono state un'area fortemente interessata dall'attività umana: qui, infatti, si estraevano allume, ferro, lignite, pirite e rame, e la presenza di miniere e centri abitati si è sempre integrata nello splendido paesaggio della zona. Per tutelare i siti archeologici, gli esempi di arte medievale, i tanti siti minerari dismessi e il ricchissimo patrimonio naturalistico nel 2002 è stato istituito il Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere grossetane.
L'estrema ricchezza di punti di interesse ha portato a creare ben cinque percorsi diversi, che permettono di scoprire i luoghi di lavorazione dedicati a uno dei cinque principali minerali che venivano estratti nelle colline; i visitatori potranno così ripercorrere la storia e l'evoluzione delle tecnologie estrattive, visitando luoghi insoliti all'interno di una spettacolare cornice ambientale.

Passeggiate archeologiche
Partendo da Roccamare è possibile andare alla scoperta di molte splendide città etrusche.
La più vicina di queste è Vetulonia, città etrusca che toccò il massimo del suo splendore tra il VII e il VI sec. a.C. e conserva ancora molte memorie della sua antica potenza. Particolarmente degni di interesse sono gli “Scavi di città”, il museo archeologico e la necropoli, i cui sepolcreti si estendono sia sul versante orientale che occidentale dei poggi fino alla pianura sottostante. Proseguendo per il tumulo di Poggio Pelliccia, a pochi chilometri da Ribolla, in direzione Giuncarico, vi sono i resti di una monumentale tomba etrusca probabilmente appartenuta a una famiglia aristocratica di Vetulonia che aveva possedimenti in questa zona. Infine il lago dell’Accesa, dove sono visibili le tombe e i resti delle abitazioni sorte nei dintorni dei numerosi pozzi minerari da cui gli etruschi estraevano argento, oro e altri minerali preziosi.
Più oltre si incontra Roselle, parco archeologico situato su un’altura dove l’antica città etrusco-romana è stata riportata alla luce, mostrando più di tre chilometri di cinta muraria e un anfiteatro ai cui piedi si trovano il foro e gli edifici pubblici e privati. La strada lastricata di accesso alla città è percorribile ed è circondata da querce secolari e olivi.

I borghi medievali
Da Roccamare è facilmente raggiungibile Buriano, paese dominato da un castello romano che sovrasta la parte settentrionale della pianura grossetana e dell’antico Prile. Più avanti Montepescali, ricordato come “il balcone della Maremma” per il panorama, arroccato sulla cima di un colle, cinto da mura medioevali e caratteristico per le sue strutture trecentesche. Borgo di Istia d’Ombrone e Batignano conservano resti di mura e un cassero.
Spingendosi nell’entroterra verso Siena si raggiunge i borghi di Roccastrada e Sassoforte, con l’omonimo castello; da qui si cominciano a scorgere le due torri di Roccatederighi, incastonate su uno sperone di roccia, e il più famoso castello di Montemassi.
Questo viaggio nella storia non può che portare a Massa Marittima, capolavoro dell’urbanistica medievale, vero e proprio gioiello della Maremma. Da ammirare la suggestiva piazza Maggiore, dove equilibrio e armonia si integrano creando angoli scenografici attorno agli edifici, il Duomo, che si staglia dall’alto di una ripida scalinata, e l’Arco senese, che mette in comunicazione la Fortezza Senese con la Torre dell’orologio; meritevoli di interesse anche i vari musei e il Carapax (centro europeo per la salvaguardia delle tartarughe e delle cicogne). Da non dimenticare l’importanza di Massa Marittima anche come fulcro della produzione del prestigioso vino Monteregio.
